In questo volume viene presentato un ricco ventaglio di analisi della crisi ecologica con l’intento di superare la tendenza a ridurne la percezione alla pur grave questione climatico-energetica e alla rassegnata presa d’atto delle difficoltà a risolverla.
La strada scelta dagli autori è quella di restituire al problema ambientale tutta la sua densità politica, sociale ed etica, mobilitando in tal senso le risorse della riflessione filosofica, della ricerca sociale e dell’analisi territoriale, senza trascurare l’indagine sui conflitti di matrice ecologica ed evitando in ogni caso di indulgere alle chiusure disciplinari.
Il tema del ‘governo dell’ambiente’ viene posto al centro della discussione in termini radicalmente problematici, specie in ragione dell’orientamento ‘insostenibile’ che nell’ultimo trentennio l’egemonia neoliberale ha impresso alla razionalità politica del nostro tempo.
Autori impegnati da decenni nello studio dei modi di governare la società, incrociano qui i loro punti di vista con quelli di importanti esponenti della ricerca sull’abuso delle risorse naturali, sui rischi ambientali creati dallo sviluppo tecnologico e sul rapporto fra dimensione globale e dimensione locale della crisi ecologica. Ai loro contributi si affiancano quelli di giovani studiosi particolarmente motivati ad innovare la sensibilità della nostra epoca verso un problema come quello ambientale, la cui urgenza sembra crescere ormai proporzionalmente alle tendenze ad eluderlo.
Il quadro complessivo delle analisi viene completato dai testi di due grandi esponenti
del pensiero contemporaneo come Georges Canguilhem e Felix Guattari, esempi di quella lucida consapevolezza della complessità della questione ecologica, che oggi occorrerebbe riconquistare per tradurla in possibilità di rigenerazione etica e politica.